Cantiano horsù cantiano, autore anonimo,

dal Codice Basevi Ms. 2440 della Biblioteca del Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze.

Cantiano 0 originaleDi autore anonimo, questa musica riveste un testo in forma di ballata media con il primo verso del ritornello e il penultimo verso della strofa in settenari, e gli altri in endecasillabi.

Come si vede già da questi indizi, la definizione di frottola è impropria (siamo lontani dagli ottonari della frottola classica) ma ancor più lo si vede analizzando la musica, che presenta ragguardevoli momenti niente affatto omoritmici, e anzi, a volte, in contrappunto imitato: si veda per esempio nel ritornello “et chi dirà…” o “ch’ognun cantor” e nella strofa, ancora più chiaramente, l’imitazione di “vaghe le donne son” o di quell’interessante episodio (la, re , la, sol, fa, mi, re) basato su un soggetto cavato dalla solmisazione (basso, tenore e soprano cantano le sillabe dell’esacordo molle e il contralto quelle dell’esacordo naturale). Da notare inoltre i momenti vocalizzati che compaiono di volta in volta nelle varie voci. Si può quindi ben dire che da questa composizione traspare un respiro già più “italiano ‘‘ e un’intenzione più spiccatamente vocalistica che preludono le grandi stagioni della polifonia italiana del ’500 .

N.B.: per quanto attiene ai criteri seguiti nella trascrizione e nella realizzazione della partitura si rimanda alla pagina “La musica fiorentina fra la fine del ’400 e l’inizio del ’500“.

Cantiano horsù cantiano 1 Cantiano horsù cantiano 2Cantiano horsù cantiano 3bisCantiano horsù cantiano 4bis

Cantiano horsù cantiano

Cantiano horsù cantiano

Cantiano, horsù cantiano

et chi dirà questi ch’atorno sono

ch’ognun cantor et musico ci è buono.

 

Qual direno perché donna dir si vuole

no più presto un mottetto o cosa nuova:

vaghe le donne son delle parole

anzi de’ facti et vedesene pruova;

di qualche buona messa anche lor giova.

Hor piglian dunche il tuono:

 

la re la sol fa re mi, oh questo è buono.

 

V. 11: direno corretto in diren

Carlo Deri, 1985